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I miei libri

*Erbaluce*

*La macchia della verità* 

       MAPPE VIAGGI

 

​​Scattare una foto, raccontare della foto. Tu che leggi ti chiederai, ma dove si trova?
Senza pretese, pronte da leggere e andare, senza navigatore, solo un pizzico di avventura, e una spruzzata di probabili imprevisti. Questo è viaggiare. Un clic, un Moleskine, e una mappa.

 

​SCRIVERE VIAGGIANDO
 

Lo scrivere, imprimere su di un moleskine un evento,una sensazione, un luogo.

Ho composto per ogni nostro viaggio un diario, dove ho annotato quello che vedevo tramite la scrittura. 

Ho raccontato i luoghi con i nostri occhi. Ho scritto di posti particolari dove bisognerebbe andarci almeno una volta.

Certo sono solo frammenti di vita, briciole che possono arricchire un viaggio anche solo con la lettura.

           IMMAGINI IN VIAGGIO

 

​​...proprio così, è un viaggio

fatto di immagini
delle nostre zingarate in giro

per il mondo.La foto, per chi la osserva per la prima volta,può far nascere curiosità,stupore, e tanto altro.Per noi che le pubblichiamo sono la nostra memoria,quella memoria che con gli anni può sbiadire può offuscarsi. 
Le immagini sono la salvezza,amore per la scoperta.

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Erbaluce

 

  I NOSTRI HOBBY CREATIVI

 

Di seguito la nostra vetrina sul mondo. Ci piaceva poter condividere con il web i nostri

oggetti, tutti completamente fatti a mano. Per ogni oggetto troverete una descrizione e l’impiego dello stesso. È ovvio che essendo pezzi unici, non possono essere identici, perché appunto creati uno alla volta, con pazienza e passione. Se nel vederli poi vi arrivasse qualche idea, non fate altro che contattarci  il Vostro progetto lo realizzeremo insieme.

 

     BUTTA UN OKKIO

 

...se siete arrivati fino a qui vi ringraziamo con questo ultima chicca Buttate un occhio dentro questa stanza e troverete delle piccole storie della nostra vita.

 

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ROIS

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 Erbaluce 27 racconti in cerca di lettori storie tra oggi ieri e domani.


 L'obbiettivo è quello di far evadere il lettore con qualche risata e qualche riflessione.


 Il filo conduttore che tiene ben saldi questi racconti è il tempo. 

Oggi vi parlo della copertina.

L'ho disegnata io, certo non è tecnicamente valida per un libro.

Ma volevo imprimere la mia follia anche nella copertina.

Come si denota all'interno della testa ci sono dei tratti. Le interpretazioni potrebbero essere varie.Quella più semplice è: sono alcuni dei titoli che si trovano nel libro. Mi piacciono i rebus e tutto ciò che riguarda l'enigmistica.

Inizio io a svelarvi qualche racconto. 

A sinistra base nuca si vede un pesce.

Il racconto è: "Pesce palla."

Un altro tratto lo travate in alto sopra lo chignon, il profilo di un cane.

Il racconto è: “Alta marea.”

Ora provate voi a scovarne gli altri.

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Idee germinali

 

 

pesce palla pagina 89

Ho inserito un raccontino su questo trano pesce. In Italia è vietata. la vendita. Ma nonostante il divieto alcune persone ne sono ghiotte. Questa orrenda e paffuta creatura contiene al suo interno un veleno letale.

L'idea germinale.

Giusto qualche giorno fa, ascoltando il telegiornale, si parlava del pesce palla che sta popolando i nostri mari.

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alta marea pagina 7

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Ho inserito questa breve storia su di una cosa che mi affascina da sempre.

L'alta e la bassa marea un fenomeno che in Italia non è così

presente come invece in Francia, Bretagna Normandia  è molto evidente. 

La protagonista si chiama Veronique, viaggiando per il nostro paese si innamora di Rocco. Con lei c'è Pallino amico polveroso a quattro zampe. Ora tocca a voi scoprire quello che le accade.

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trentadue zampe in cerca d'amore  pagina 105

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Ho voluto narrare anche le vite dei miei cani.

Esperienza unica.

Tanta emozione che al termine del brano ho scritto:

"Caro lettore, se troverai in questo racconto dei refusi o altro sono causati dall'emotività. 

È stato scritto di getto e non riesco a correggerlo per via della commozione che mi assale.

Quindi così l'ho vergato un paio di anni fa e così lo trovi qui. 

Con lacrime e cuore.

Inaspettata recensione

Il 19 di gennaio 2022 ricevetti questo messaggio su messanger, da un signore che non conoscevo.

 

 ERBALUCE
di Isabella Galeotti
Scrivendo, vivendo e inventando momenti emozionanti trasmessi con genuinità e leggerezza”.
Isabella Galeotti stupisce con la sua disarmante semplicità già dalla brevissima ma chiara e per quel che occorre, esaustiva, prefazione. Usa tre gerundi di tutto rispetto ponendoli luno accanto allaltro con sapiente maestria, dove l’atto delloscrivereè accostato con delicata sensualità al concretovivereed entrambi sono offerti in dono alla Dea dell’invenzione che attraverso di essi elargisce emozioni.
La lingua moderna tende a rinunciare al gerundio a tutto vantaggio dell'uso di forme coniugabili come il presente e l'imperfetto, mentre è in espansione l'uso dalla perifrasi progressiva; ma da quel che ci promette l’autrice i ventisette racconti hanno una sola vocazione: la ricerca che viene personificata e si mette “in cammino” cercando -con la certezza che lo incontrerà- il suo lettore, assecondando il brocardo:un buon libro troverà sempre un buon lettore”.
Sin dal primo racconto, inquietante e misterioso (Alta Marea), si percepisce l’ottima scrittura della Galeotti che sembra saper dosare con la disinvoltura dello scrittore navigato suspence e coraggio, ammansendo le parole e rendendole docili al suo volere, raggiungendo persino vette di buon lirismo: “la notte che mi ha incorporato in questo panorama...precede il respiro naturale del mare nella tragedia annunciata doveL’alta marea, subdola e striscianteavrà la meglio sulla protagonista, forse.
I racconti sono una congerie di personaggi, situazioni e storie a volte anche al limite del paradosso, ma piacevoli e fruibili perché brevi e ben curati nella forma e nell’aspetto. Il blesoPrincipe cui balbettano in rima persino i pensieri, fa eco al viscido Chef che si esprime
in romanesco e fa video impenitenti. Citarli tutti sarebbe ultroneo perché ciascuno di essi è un mondo a parte, anche se la narrazione dura solo il tempo di due facciate.
C’è di che perdersi e di che ritrovarsi fra le pagine magnetiche di Isabella Galeotti che non lasciano adito a dubbi: c’è la vita dentro questi ventisette racconti, quella fatta di tante storie vissute personalmente, ascoltate, lette o sentite dire, emozioni in rassegna che non lasciano il tempo che trovano ma che generano attente valutazioni o amara ilarità (Le avventure di Otis), altre volte itinerari interiori (Il Viaggio) o un riferimento alla cronaca (Il Pesce Palla) o altre volte ancora impressioni scaturenti dalla profonda osservazione di un dipinto (Zia Tamara).
Collocare un autore in untiponel panorama odierno è difficilissimo a meno che non sia lo stesso a autodefinirsi, salvo poi verificare la sussistenza di alcuni parametri obiettivi. A dirla tutta nel libro si notano spunti dellirridente hemingwayano e impulsi che rammentano il
Barile di Ammontillado (E.A.Poe), ma al lettore lardua sentenza.
A chi scrive è rimasto molto impresso il raccontoErbaluceche peraltro dà il titolo allopera, per la sua forza narrativa che si impone con perentorietà in un fatto privo di eccezionalità perché tutto sommato quotidiano, laddove la protagonista trova il coraggio (dopo un dialogo con il proprio Io di kafkiana memoria) di imporsi nei confronti dei fratelli affinché un immobile ereditario non sia posto in vendita. Ma proprio dallordinarietà del linguaggio, dallapproccio diretto e non mediato da inutili fronzoli sgorga la potenza narrativa della Galeotti, cui va il plauso per la bella opera che regala alla storia e laugurio di mantenere e ove mai necessario, superare le vette della gratificazione personale nella consapevolezza di aver lasciato una traccia nel cammino del tempo.


 


Prof. Carlo Del Misto 

 

Rimasi di sale, quella sera navigai tra le nuvole per qualche ora.

 

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La macchia della verità

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Trama 

Scrivere la trama di una raccolta di racconti non è impresa facile, comunque ci provo.

In grassetto alcuni titoli dei brani che sono contenuti in “La macchia della verità.”


 

Anche in questo libro il filo conduttore sarà il tempo, ma ci saranno anche dei piccoli rompicapi delle verità mai svelate e tanto altro. 

Inizio con Gironzolando per l'Europa, la mia passione viaggiare in moto è un’esperienza sempre 

nuova, ogni volta è come fosse la prima. 

Certo non era la prima volta che Recite Tonfo dipingeva fenicotteri, la vecchietta ne aveva la casa piena, e nascondeva a sua insaputa un mistero particolare.

La particolarità di Zia Paola che troviamo anche in questo volume, è che si era illusa di avere l'ombrello, ma purtroppo le è accaduto qualche cosa. 

La cosa che era accaduta a Il muratore ingegnere era che non trovava lavoro, e quindi seguiva le orme del padre facendo il muratore, ma poi fortunatamente incrocia. 

Incrociare amici che amano il deltaplano è cosa rara, lo si nota in Eulalia e Claudio, ma si può capire anche cosa una persona è in grado di fare per arricchirsi. 

In Miao Pitagora il mio gatto vediamo come il mio cuore si arricchisce quando arriva nella vita questo peloso birichino a quattro zampe. 

Nel brano Il Rosso e la Bianca il birichino di turno è il rosso che con la sua spavalderia importuna la Bianca, e la porta a fare cose che lei non aveva mai provato. 

In Linda in ammollo la protagonista non aveva mai provato ad avere una camera tutta sua con bagno privato, ma non è tutto come sembra. 

In La scimmia preziosa sembra proprio che Marco voglia rubare l'accendino prezioso al suo amante Carl, ma qualche cosa non è andato per verso giusto. 

Il verso sbagliato, anzi un esempio da non seguire è quello di Edilberto che nell'omonimo racconto lo si vede alle prese con la nipotina che lo riprende continuamente. 

La mamma corpulenta che troviamo in La macchia della verità, non so quando si riprenderà dalla violenta vista entrando in casa della figlia, forse una verità mai svelata. 

Svelare tutti i pensieri e i progetti al fratello per diventare direttore delegato, non ha portato buoni frutti, in Essere donna, però a dire il vero un frutto è sbocciato.

In Tra passato e futuro i boccioli sono quelli che Lucia dovrebbe portare a una vecchina, ma prendendo l'ascensore... 

In Tramonto d'amore l'ascensore per il paradiso lo prendono i coniugio Slavi.

Per chi è avido il paradiso lo può raggiungere vincendo una forte somma di denaro, quello in Odorando, la nostra protagonista sogna, annusa, mettendosi alla prova con un gioco fuori dagli schemi, che coinvolge Elettro misterioso attore della scombinata storia. 

Invece in Ricomincio da sola ex punto e basta alla povera Amanda gliel'hanno combinata bene la storia, è stata incriminata per il delitto della gemella Elvira, ma lei è un avvocato e sa come fare, riuscirà a demolire tutte le prove a suo carico? 

Un carico nel cuore lo aveva Cristian lo vediamo alle prese nella storia Evasione con un’arma che aveva preso, sotto consiglio della prefettura per difendersi, ma ora che doveva usarla, era titubante perché non avrebbe voluto ammazzare nessuno.