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       MAPPE VIAGGI

 

​​Scattare una foto, raccontare della foto. Tu che leggi ti chiederai, ma dove si trova?
Senza pretese, pronte da leggere e andare, senza navigatore, solo un pizzico di avventura, e una spruzzata di probabili imprevisti. Questo è viaggiare. Un clic, un Moleskine, e una mappa.

 

​SCRIVERE VIAGGIANDO
 

Lo scrivere, imprimere su di un moleskine un evento,una sensazione, un luogo.

Ho composto per ogni nostro viaggio un diario, dove ho annotato quello che vedevo tramite la scrittura. 

Ho raccontato i luoghi con i nostri occhi. Ho scritto di posti particolari dove bisognerebbe andarci almeno una volta.

Certo sono solo frammenti di vita, briciole che possono arricchire un viaggio anche solo con la lettura.

           IMMAGINI IN VIAGGIO

 

​​...proprio così, è un viaggio

fatto di immagini
delle nostre zingarate in giro

per il mondo.La foto, per chi la osserva per la prima volta,può far nascere curiosità,stupore, e tanto altro.Per noi che le pubblichiamo sono la nostra memoria,quella memoria che con gli anni può sbiadire può offuscarsi. 
Le immagini sono la salvezza,amore per la scoperta.

Diario di viaggio in USA nel 2000

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  I NOSTRI HOBBY CREATIVI

 

Di seguito la nostra vetrina sul mondo. Ci piaceva poter condividere con il web i nostri

oggetti, tutti completamente fatti a mano. Per ogni oggetto troverete una descrizione e l’impiego dello stesso. È ovvio che essendo pezzi unici, non possono essere identici, perché appunto creati uno alla volta, con pazienza e passione. Se nel vederli poi vi arrivasse qualche idea, non fate altro che contattarci  il Vostro progetto lo realizzeremo insieme.

 

     BUTTA UN OKKIO

 

...se siete arrivati fino a qui vi ringraziamo con questo ultima chicca Buttate un occhio dentro questa stanza e troverete delle piccole storie della nostra vita.

 

INDICE

 

Primo giorno

Inizio viaggio:ITALIA-SAN FRANCISCO

 

Secondo giorno

SAN FRANCISCO-SAUSALITO-ALCATRAZ

 

Terzo giorno

MONTEREY-CARMEL-SOLVANG

 

Quarto giorno

LOS ANGELES

 

Quinto giorno

UNIVERSAL STUDIOS

LOS ANGELES BY NIGHT

 

Sesto giorno

SAN DIEGO

SEAWORLD

 

Settimo giorno

DESERTO DI YUMA

PHOENIX

 

Ottavo giorno

DESERTO DI SONORA

KAYENTA

 

Nono giorno

MONUMENT VALLEY

GRAND CANYON

 

Decimo giorno

LAS VEGAS

TO GO ROUND CASINO'BY NIGHT

 

Undicesimo giorno

TRASFERIMENTO A LOS ANGELES

PARTENZA PER L'ITALIA

 

Dodicesimo giorno

ARRIVO ALLA MALPENSA

SIGH!!!FINE DEL SOGNO


 


 

Primo giorno

 

E'arrivato il fatidico giorno,siamo all'aereoporto Malpensa e il nostro sogno si stà avverando,stiamo per salire a bordo dell'aereo che ci porterà negli USA e precisamente in California,prima tappa dopo 14 ore di volo ingannando il tempo con due films parole crociate e pisolino;finalmente vediamo dall'alto la baia di S.Francisco,all'uscita dall'aereoporto la nostra accompagnatrice fà l'appello,questa tortura durerà per tutto il tour per 3o4 volte al giorno,ma torniamo a San Francisco o Cisco come la chiamano i residenti,alloggiamo al Travelodge hotel (uno di quei motel che avrete senzaltro visto nel film americani)vicino all'aeroporto,la stanchezza e l'emozione sono al massimo ma l'avventura è appena incominciata.

 


 


 

Secondo giorno



La sveglia alle 7.30 (l'alba per uno che e'in ferie) La colazione e'alquanto complicata,perche' loro al contrario di noi che al mattino ci accontentiamo a volte di un semplice caffe', loro letteralmente si abbuffano,quindi ci siamo ritrovati sul tavolo dalle uova strapazzate al becon,dalle patate a fette di rosbeaf al sangue, l'immancabile succo d'arancia in quantita' industriale,c'erano poi piadine dove sopra bisognava mettere delle marmellate al ribes o alla fragola ,litri di caffe'(una brodaglia chiara con sentore di caffe') in un angolo il latte,ghiacciato,si' perche' come vi raccontero' piu'avanti loro bevono tutto ipergelato e quindi le bevande in genere vengono servite freddissime. Questo e'il primo risveglio di due paesanotti di San Giuliano in quel di San Francisco,ora pero' visitiamo la citta'. Il tempo non e'benevolo con noi perche' piove a dirotto e siamo senza ombrello la cartina si sta bagnando tutta e abbiamo raggiunto il capolinea del famoso Cable car il tram a gremagliera che si inerpica tra le ripide strade di questa citta'.Ho letto che questo particolare tipo di tram fu'inventato da un certo Hallidie intorno al 1873 perché d'inverno le carrozze su'queste ripidissime strade scivolavano all'indietro,infatti la pendenza a volte e'superiore al 21%.a questo signore venne in mente di inventare una carrozza trainata da cavi d'acciaio interrati,cosi' da allora questo pratico sistema non fu'piu'abbandonato,infatti ci sono piu'di 20 km di linee tranviarie.Saliamo ad Hyde street, e'affascinante,guardando alle nostre spalle vediamo l'isola di Alcatraz island,visitamo il cuore della citta'Union Square,palazzi altissimi e moderni,in netto contrasto con il resto della citta' che e'formata da case di soltanto 2 o 3 piani.abbiamo anche notato il contrasto in questo quartiere finaziario e commerciale piuttosto elegante la presenza di numerosissimi barboni che vivono in strada perfettamente tollerati perche'Cisco é forse la città  americana più tollerante verso le minoranze.Proseguiamo e ci troviamo di fronte la Porta sull'Asia,un arco in stile cinese sovrastato da due enormi draghi verdi, passiamo sotto la porta e siamo a Chinatown.Negozietti e ristoranti pieni di prodotti cinesi,l'architettura di moltissime case ricorda molto le loro pagode .cammina cammina sempre sotto l'acqua ci ritroviamo sulla sommita' di Lombard Street (l'avrete vista senz'altro in tantissimi film)si tratta di una ripidissima strada ricca di nove tornanti in un centinaio di metri attorniata da molte aiuole fiorite. E'quasi mezzogiorno,siamo in ritardo per l'appuntamento al molo 39 dove ci aspetta il pulman con i nostri compagni di viaggio.scendiamo a capofitto per le ripide strade attorniate da palazzi costruiti interamente in legno; le case di San Francisco sono all'80% costruite,interni ed esterni interamente in legno e un'altra caratteristica che ci ha colpito sono i cavi elettrici per le strade tutti penzolanti disordinati e molli e non belli tesi come da noi il perche' e' presto detto,essendo questa una zona altamente sismica vengono lasciati cosi'perche' nel caso di una scossa non subirebbero gravi danni. Via sul pulman (non prima di essere severamente sgridati per il nostro ritardo)verso Sausalito ed avvolto nella nebbia vediamo lui,il Golden gate il simbolo di questa citta' un capolavoro di ingegneria e modernita'sospeso a 67metri di altezza, e'lungo 2,7km ed ecco Sausalito bella cittadina di artisti,piena di bei negozietti sembra fatta apposta per i turisti e noi non manchiamo di visitarla.nel pomeriggio prendiamo il ferry che ci porta verso Alcatraz Island famoso carcere federale dal1934 al 1963, non lo visitiamo ci passiamo solo intorno nel frattempo il tempo si e' ulteriormente quastato e la vista di quel carcere ci mette un po' di tristezza. sbarchiamo al famoso molo 39 molo commerciale ora in disuso ma ricorvertito a uso di negozi e ristoranti in un angolo della baia ci accolgono molto rumorosamente circa 600 leoni marini che qui alloggiano da molti anni e che litigano tra loro per contendersi un posto su delle pedane galleggianti in legno.Dopo aver fatto visita a questi strani abitanti,ci rechiamo zuppi d'acqua in un grazioso ed elegante ristorante del porto.dopo una splendida cena ci avviamo stanchi umidi ,ma molto soddisfatti verso l'hotel non prima del solito appello e aver pianificato il programma del giorno dopo e l'ora del risveglio.


 

terzo giorno

 

Obbiettivo Monterey,ore 7 sveglia si comincia a prendere confidenza con la colazione all'americana e siamo in viaggio. Percorriamo la famosa Silicon Valley che porta da San Jose a Santa Clara,in questo tratto di autostrada a 5 corsie il traffico è molto intenso in queste ore di punta e incontriamo i comiuters(pendolari che lavorano nella valle).qui si estendono migliaia di piccole e grandi aziende di alta tecnologia e gli americani la percorrono molto disciplinatamente,(anche perchè qui la polizia non scherza)con il nostro pulman percorriamo una corsia preferenziale"Carpul"e così viaggiamo speditamente,la possono percorrere solo i pulman oppure le auto con più di una persona a bordo,nota curiosa,queste ultime arrivando sul Golden Gate visto che è a pagamento,possono passare gratuitamente. Torniamo a noi,dal finestrino e dalle spiegazioni della nostra accompagnatrice,vediamo che all'interno delle auto fanno di tutto,dal mangiare,telefonare,fare la barba,ma non bevono alcolici,questi devono essere conservati solo nel bagagliaio. Siamo giunti a Monterey qui siamo nella Baja California,scendiamo per una visita al porto,al molo,vediamo il Custom House,che nel 1827 fungeva da dogana spagnola,il Maritime museum nuovo nella piazza visitiamo la Pacific House che ai tempi della febbre dell'oro era un saloon. percorriamo la splendida costa bagnata dall'oceano pacifico e arriviamo a Pacific Grove ed entriamo alle "17-mile drive"(27 km)una esclusivissima e sorvegliatissima zona con ingresso a pagamento dove vi sono enormi campi di golf e prestigiose e lussuose ville a picco sull'oceano,continuando giungiamo in vista di un picco roccioso dove sfidando il vento dell'oceano spicca un secolare cipresso che è il simbolo di questo posto. Continuando per la interstate 1 che ci porta a Carmel,cittadina elegante tipicamente americana famosa anche per aver avuto come sindaco per moltissimi anni Clint Eastwood,ed eccoci sulla Pacific coast. Passiamo San Simeon ed arriviamo a Solvang un paese costruito in stile europeo e precisamente danese infatti fù fondato da coloni danesi,bei negozietti caratteristici con cicogne di legno ricami e pasticcini danesi"carissimi ma buoni".Poco fuori da questa meraviglia pernottiamo in un hotel con l'agitazione che l'indomani visiteremo Los Angeles.

 


 


quarto giorno

 

Tutti in pulman prima tappa S.Barbara,la cittadina spagnoleggiante dagli evidenti edifici bianco brillante che si intagliano in un cielo azzurro riflesso dalle tegole rosse.Il pranzo lo consumiamo in un ristorante sul mastodontico molo in legno,ci sembra di essere sul set di Bay Watch,vediamo ragazzi e ragazze sui roller,poliziotti in bici e dopo un ottimo pranzo ci aspetta Los Angeles,ci si accorge dai grattacieli,ma Giuliana ci fà notare il primo numero civico di quella via n°11000;ebbene sì los Angeles ha un diametro di 120 km.Dove si snodano megastrade a sei corsie,vediamo la mitica collina dove domina la scritta Hollywood,siamo nel Downtowne visitiamo il teatro cinese"chinese Theater"dove le impronte delle mani e dei piedi dei personaggi di hollywood sono impresse su lastre di cemento incastonate come tanti mosaici davanti al teatro ed allora cerchiamo i nostri idoli,per strada trovi di tutto da Stallone a Elvis naturalmente sono sosia e non abbiamo più occhi per guardare e non farci sfuggire nulla.Risaliamo Rodeo Drive e i negozi sono quasi tutti di stilisti italiani,ci sono moltissime limousine ormeggiate davanti ai negozi i prezzi qui sono per noi inaccessibili,diamo un'occhiata all'hotel dove hanno girato il film Pretty woman,proseguendo vediamo le ville delle Stars naturalmente nascoste nelle lunghe strade alberate e protette da polizia privata.Siamo a Beverly Hills Per finire la giornata sciendiamo allo Sheraton per la cena molto elegante e il pernottamento.Domani ci attendono altre meraviglie.


 


 

quinto giorno



Non ci spostiamo di molto, oggi visita agli Universal Studios e qua ci passiamo l'intera giornata.Iniziamo il tour su di un trenino e visitiamo i capannoni e gli scenari dei set cinematografici esterni dei più famosi films Holliwudiani, saliamo su ponti che dopo un attimo crollano, vediamo un palazzo in fiamme dall'interno ecc...insomma il meglio dei trucchi cinematografici.Applaudiamo i"Blues Brothers, fotografiamo la “Delor”la mitica auto di ritorno al futuro, saliamo su di una navetta che dopo un turbolento sale scendi con curve,Ci fa passare sotto ad una cascata.Purtroppo la giornata volge al termine,Ciliegina sulla torta ci aspetta è la cena al famoso “hard Rok Cafe” sì proprio li, abbiamo cenato” (considerazione personale oggi 10 maggio 2000 sono 20 anni di matrimonio, quale miglior modo di festeggiare)”.Stanchi ma contenti ci avviamo verso l’hotel, non prima di rimirare i grattacieli di Los Angeles tutti magicamente illuminati.



 

sesto giorno



Oggi il programma prevede lo spostamento verso S.Diego costeggiando la meravigliosa costa californiana,arrivando verso la città si respira un aria diversa dalla caotica Los Angeles,un giro per Downtown e poi via verso "Sea World"enorme parco marino e di divertimenti,ma la maggior attrazione sono le orche e i delfini,le piscine sono enormi e trasparenti ed un maxischermo mostra i particolari dello spettacolo. Ma questo parco ospita anche pinguini,dove il visitatore salendo su un tapis roulant ha modo di vedere questi animali nel proprio habitat naturalmente artificiale.Sempre sopra un nastro trasportatore passiamo in un lunghissimo tunel di cristallo molto spesso e sopra e intorno a noi passano enormi e voraci squali di tutti i tipi.Saliamo poi su una terrazza girevole molto alta che domina tutto il parco e ci appare tutto molto piccolo da quassù. questa notte si alloggia al hollyday inn.


 


settimo giorno



Oggi ci aspetta lo spostamento più lungo, ben 576 km. Tocchiamo Phoenix in Arizona,il deserto di Yuma ma sul pulman non ci si annoia perchè Giuliana ci spiega la vita di un americano da quando nasce fino alla sua fine,molto interessante,è tutto un altro sistema di vita,di organizzazione e di priorità. Phoenix è una moderna città nel centro del deserto,ci fermiamo proprio nel deserto di Yuma dove vivono serpenti,puma e conosciamo i vari tipi di cactus, alcuni minuscoli ma pericolosi perchè passandoci a una determinata distanza sparano i propri aculei,altri altissimi anche cinque o sei metri. percorrendo le"Gila Mountane" veniamo fermati dalla polizia per un controllo di documenti,ma ciò è normale, visto che siamo a circa dieci chilometri dai confini messicani e ci sono un infinità di clandestini che si infiltrano mescolandosi con i turisti verso la libertà. Si riparte, la vista è sempre quella deserto all'infinito cespugli bassi,cactus in un cielo blu e con enormi nuvoloni bianchi. Il paesaggio cambia all'improvviso la terra si fà rossa lo spettacolo è bellissimo siamo a Sedona,questa città tipicamente del west attorniata da montagne rocciose rosse è un popolare centro di"new age"appunto per questa atmosfera magica ,ci sono molte jep che portano i turisti verso la "Monument Valley",con tanto di autisti vestiti da vacheros e muniti di cinturone con pistole Proseguendo entriamo nella riserva "Navajo" e pernottiamo in un Hotel nei sobborghi di Kajenta.domani gran giorno andiamo a vedere la Monument valley.


 

 

ottavo giorno



Questa mattina partiamo per Kajenta verso la mitica Monument valley. La prima fermata è Tuba city, quando scendiamo dal pulman notiamo subito qualcosa di strano,l'aria è rarefatta,il sole a picco e le persone che incrociamo sono tutte cotte dal sole,infatti siamo su di un altopiano (mesas) talmente lungo e largo che sembra di essere in pianura ma siamo a 2000 mt. e quelli che incontriamo sono gli "indiani" quelli veri,originali,siamo nella zona della riserva indiana degli Hopi.Essi sono molto poveri,vivono di artigianato come le altre riserve di Navajo o Apaches lavorano l'argento creando splendide collanine oppure le famose "Kachinas"che sono piccole bambole intagliate nel legno che poi vendono ai turisti,le donne lavorano su telai creando fantasie sgargianti ma molto originali fanno tappeti, copritavoli ecc. Gli indiani delle riserve si gestiscono da soli sia per quanto riguarda la legge sia per il fuso orario infatti è di un'ora più avanti rispetto al resto della zona ,si chiama "Navajo time"tutto per risparmiare sull'elettricita .Come dicevo i federali intervengono solo in casi rari . Pernottiamo all'Holliday Inn di Kajenta.


 


 

nono giorno



La sveglia è alle sei,oggi grande giorno perchè ci aspetta la Monument Valley che è riserva Navajo e noi ci andiamo con quattro fuoristrada e gli autisti sono indiani,meglio servirsi di loro perchè in caso di pioggia le strade diventano fangose e si rischia di rimanere inpantanati. Questa formazione rocciosa,e' la più filmata del mondo per quanto riguarda film e pubblicità,è una distesa immensa (per dare un idea ha le dimensione della nostra Lombardia)con queste formazioni rocciose di colore rosso ,il silenzio sembra innaturale,sembra di essere in un film western,pelle d'oca da due centimetri non per il freddo ma per la meraviglia che si ha davanti.Le foto e le riprese si sprecano,è incredibile e capiamo perchè per gli indiani questo posto è sacro.Per strada il nostro autista ci spiega che ogni formazione ha un nome solitamente legato alla forma ,ad esempio c'è il gufo,l'elefante,le tre sorelle ecc...tra un sobbalzo e l'altro vediamo delle costruzioni basse sono gli "Hogan"case fatte di fango e sassi con l'uso di questi materiali fà si che d'inverno si stà al caldo e d'estate al fresco. Noi percorriamo solo una piccola parte di questo immenso territorio e ritorniamo verso Kajenta,per poi proseguire per la visita del Grand Canyon. Si viaggia verso Meron pranziamo a base di cucina indiana ,molto piccante ma buona; torniamo all'ora normale ma siamo sempre in alto a 2000 mt.Prima di visitare quest'altra meraviglia facciamo tre tappe per poter vedere la profondita' del canyon e per acquistare souvenir.Da alcune terrazze naturali si possono vedere strapiombi interminabili,in questa zona vivono più di 60 specie di animali ed una particolarità,da poco hanno reinserito il condor ben 14 esemplari,noi superfortunati ne abbiamo visto uno che portava il numero sotto l'ala,per terminare la visita al Gran Canyon abbiamo fatto una rigenerante passeggiata a piedi lungo un sentiero che costeggia il canyon,alcuni alberi per il vento hanno assunto delle forme stranissime a serpentina oppure esposti verso il baratro,arrivati in fondo dopo circa 3km.di passeggiata si va al Grand Canyon Lodge dove pernottiamo . ps il Grand Canyon è largo 6km e lungo 450km.



 

decimo giorno



Questa mattina si parte per Las Vegas e quindi lasciamo l'Arizona ed entriamo nel Nevada,infatti dopo moltissima strada ecco la diga che separa l'Arizona dal Nevada per rendervi conto delle dimensioni il lago artificiale per riempirlo ci hanno messo sette anni, infatti un aereo per sorvolarlo tutto ci mette 40 minuti.Siamo in Nevada davanti a noi deserto a destra ,deserto a sinistra, deserto, ovunque deserto,ma è uno stato ricco perchè hanno affittato buona parte all'esercito per fare esperimenti,sia sotterranei che aerei e poi perchè ci sono i casinò già si cominciano a vedere a destra e sinistra. Las Vegas oggi è principalmente gestita da una triade ben definita ,italoamericani,ebrei ed irlandesi che gestiscono i grossi introiti delle case da gioco. Comunque la città di giorno è un po' insignificante,ogni Hotel non ha meno di 15000 stanze magari con 15 ristoranti e naturalmente sale da gioco a volontà all'interno degli stessi.Siamo scesi allo Stratosphere tower un mega hotel con una torre panoramica alta 350mt.è tardo pomeriggio,una doccia rigenerante ci dà la possibilità di affrontare la passeggiata notturna per la città,inizio ore 21. il centro e' caotico come non mai ,megawatt di luce dappertutto,(irreale),assistiamo ad uno stupendo spettacolo in una via attorniata da casinò, un tunnel altissimo e lungo tutta la via ,questo tunnel e' formato da milioni di pixel che un computer fa funzionare creando spettacoli di luce oppure filmati di cartoni animati, il tutto accompagnato da musica assordante,lo spettacolo dura ben un quarto d'ora nel frattempo molti sono con il naso all'insu' ma molti continuano imperterriti a giocare all'interno dei casinò che hanno vetrate aperte verso strada ma si trova anche chi per pochi dollari ti fà massaggi rilassanti,chi vende souvenir,bellissime e statuarie brasiliane che munite di microfono invitano ad entrare nei casino' offrendo una giocata gratis.Ora inizia il tour all'interno delle case da gioco ,una dentro nell'altra dalla MGM con un tapis roulan si arriva al BELLAGGIO con sottofondo di Bocelli che canta vincerò; poi una corsetta e davanti ad un mega hotel che ha una montagnola vediamo che dalla sommità di essa sgorga una cascata d'acqua ed all'improvviso si trasforma in un vulcano in eruzione con tanto di esplosioni e gittate di lava incandescente,finito questo spettacolo ci spostiamo attraversando la perfetta copia del ponte di Brooklin ci troviamo al CAESAR PALACE dove si disputavano i grandi incontri di boxe,di fronte c'e' il PARIS con una ricostruzione della torre Eifel,le luci ci accecano,la gente corre a destra e sinistra e la musica ad ogni passo cambia, dipende dalla zona in cui ci si trova,entriamo al NEW YORK e ci si ritrova a passeggiare per la quinta strada,ci sono persino i tombini che fumano;un discorso a parte merita il VENEZIA,che al suo interno offre una riproduzione molto fedele della citt',con i suoi canali,le calle,i ponti, ma quello che più ci ha colpito è la riproduzione del cielo azzurro con un po' di nuvole e una luce soffusa come c'e' al tramonto,vediamo il ponte dei sospiri,piazza S.Marco con intorno bar e negozi e come musica di sottofondo naturalmente Rondò Veneziano.Vi possiamo garantire che se non l'avessimo visto non crederemmo che si potesse realizzare una così fedele riproduzione di una città(quasi meglio dell'originale).Sono ormai le 24 e ci avviamo verso il nostro hotel ma volevamo vedere Las Vegas da 350mt d'altezza e quindi saliamo sullo Stratosphere tower.L'ascensore in 8 secondi ci porta al 108°piano dove da una terrazza coperta assistiamo ad un panorama unico,da qui si domina tutto ma al piano superiore, se a uno piacciono le emozioni forti, esiste una giostra dove si può provare l'emozione di girare vertiginosamente a 350mt. imbrigliati nel vuoto Per finire la indimenticabile nottata qualche giocata al casinò dell'albergo.


 


undicesimo giorno



Ore 7 sveglia,forse per la nottata brava,forse perchè il viaggio sta giungendo verso l'epilogo ma siamo un po'giu'.oggi niente visite solo trasferimento da Las Vegas a Los Angeles per riprendere l'aereo del ritorno.


 

dodicesimo giorno



Dopo tredici lunghe ore di volo arriviamo a Malpensa,fine del sogno. Speriamo di aver soddisfatto la vostra curiosità,(e se siete arrivati fin qui avete avuto una gran pazienza) le cose da descrivere sono molteplici,ma queste sono le più significative,vi ringraziamo di essere stati con noi fino al 12°giorno,ora se volete potete visionare le foto che anch'esse sono solo una piccola parte. Per finire ringraziamo la Saiwa per tutto,l'organizzazione il gusto e la scelta della nostra accompagnatrice(la signora Giuliana)che ci ha piacevolmente accompagnato in questi indimenticabili dodici giorni.


 

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