R O I S
MAPPE VIAGGI
Scattare una foto, raccontare della foto. Tu che leggi ti chiederai, ma dove si trova?
Senza pretese, pronte da leggere e andare, senza navigatore, solo un pizzico di avventura, e una spruzzata di probabili imprevisti. Questo è viaggiare. Un clic, un Moleskine, e una mappa.
SCRIVERE VIAGGIANDO
Lo scrivere, imprimere su di un moleskine un evento,una sensazione, un luogo.
Ho composto per ogni nostro viaggio un diario, dove ho annotato quello che vedevo tramite la scrittura.
Ho raccontato i luoghi con i nostri occhi. Ho scritto di posti particolari dove bisognerebbe andarci almeno una volta.
Certo sono solo frammenti di vita, briciole che possono arricchire un viaggio anche solo con la lettura.
IMMAGINI IN VIAGGIO
...proprio così, è un viaggio
fatto di immagini
delle nostre zingarate in giro
per il mondo.La foto, per chi la osserva per la prima volta,può far nascere curiosità,stupore, e tanto altro.Per noi che le pubblichiamo sono la nostra memoria,quella memoria che con gli anni può sbiadire può offuscarsi.
Le immagini sono la salvezza,amore per la scoperta.
Titolo
Al di qua del fiume
Autore
Alessandra Selmi
I NOSTRI HOBBY CREATIVI
Di seguito la nostra vetrina sul mondo. Ci piaceva poter condividere con il web i nostri
oggetti, tutti completamente fatti a mano. Per ogni oggetto troverete una descrizione e l’impiego dello stesso. È ovvio che essendo pezzi unici, non possono essere identici, perché appunto creati uno alla volta, con pazienza e passione. Se nel vederli poi vi arrivasse qualche idea, non fate altro che contattarci il Vostro progetto lo realizzeremo insieme.
BUTTA UN OKKIO
...se siete arrivati fino a qui vi ringraziamo con questo ultima chicca Buttate un occhio dentro questa stanza e troverete delle piccole storie della nostra vita.
Il genere è un classico delle saghe famigliari, ma questa
è un casato molto particolare che ha dato nuova linfa all’industria e agli imprenditori che vennero dopo.
Cito uno dei tanti visionari il Mattei.
Il libro inizia nel 1877 in provincia di Bergamo un paesino tra il Brembo e l’Adda dove Cristoforo Crespi ha comprato non senza difficoltà qualche ettaro di terra.
“Non hanno nobili, non hanno marchesi tra loro i loro antenati; hanno mani sporche di tintura schiene spezzate suole consumate. Antonio Crespi detto tengitt
Il tintore”
Il suo progetto, già approvato in comune, parla di una azienda di cotone. Il Cristoforo però vuole rinnovare le vecchie idee e farla funzionare con l’acqua del fiume, deviandolo, portando così l’impetuoso Adda in azienda.
Nessuno gli dava… Ma non posso svelare altro, anche se non è un giallo, mi spiacerebbe togliere tutta la fase degli sforzi e di tutto il resto che Cristoforo ha dovuto intraprendere per arrivare al suo sogno. Che vediamo ancora in piedi con il “Crespi d’Adda”.
La Selmi ha saputo di questa storia grazie a sua nonna che conosceva qualche membro della famiglia Crespi.
Da quel racconto ha iniziato a fare ricerche. Al Termine questo il libro è diventato una interessante testimonianza di imprenditoria cotoniera lombarda conosciuta in tutto il mondo.
Pur rispettando lo standard delle saghe famigliari, l’autrice è riuscita a far emergere, forse grazie anche all’originalità di questa famiglia, altri aspetti.
Quali: l’amicizia che tale è rimasta per differenti ceti sociali, solidificandosi solo con il passare del tempo.
Il rispetto delle regole, il dovere verso la famiglia che bisogna a ogni costo tenerla unita.
La povertà, che però, anche se la si tocca, è una miseria diversa da quella che non vivevano al villaggio. Loro qui avevano tutto, anche l’assistenza medica pagata per intero dal datore di lavoro. Il sogno dei Crespi era avere degli operai non ossessionati da pensieri di come poter far mangiare i figli, ma di averli il più sereni e felici possibile. Solo così tutto il meccanismo poteva funzionare.
Le descrizioni sono pennellate di quotidianità. Sono acquarelli di un mondo passato che ha dato le basi per alcuni industriali di oggi. Un insediamento urbano godibile in ogni sua parte. Come ad esempio: il lavatoio dove sparlare dell’Elvira, la scuola dove Cristoforo Crespi aveva insediato Emilia. Dopo tanta amarezza, ecco per lei il riscatto: una vita tranquilla e dignitosa. E ancora i suoni e i gli odori. Il tossire insistente degli operai che, purché di guadagnare e portare a casa il salario, non si davano quasi mai malati. L’assordante baccano delle macchine, per cui i vecchi non sentivano più la sirena dell’opificio. Il fragore del fiume che sempre vegliava sul villaggio.
“Pane garantito fino alla tomba”
Per raccontare degli attori principali dovrei svelare la storia, allora citerò il primo, il capostipite per cui questa famiglia è ancora adesso benvoluta e agiata: Cristoforo Crespi, una persona umana, un visionario e instancabile imprenditore, il figlio Silvio, che ha preso la guida del cotonificio esaltandone maggiormente le peculiarità dell’azienda, proponendo i suoi manufatti in nuovi paesi. Tanto ha detto e ha fatto che anche la Regina è venuta in visita al villaggio.
Il Silvio, devoto al lavoro e poco incline a perdonare gli errori del fratello Daniele. Poi troviamo le anime femminili: Emilia, già da piccola cocciuta, sarcastica e onesta. Elvira, leggera spavalda, e senza regole.
L’autrice riesce a tenere sempre il filo ben teso. Per ogni fine capitolo c’è sempre un colpo di scena che non prosegue in quello successivo. Ottimo! Con questo sistema l’attenzione è sempre alta.
Frase di un momento importante di Silvio.
“Tegn de cÖnt la me roba”
La forza di questo immenso racconto sta proprio nella scorrevolezza e semplicità con cui è scritto. Qualche frase in dialetto dona alla narrazione quella autenticità e quello scorcio ruspante del periodo e stimola il lettore a proseguire.
Curiosità: Crespi d’Adda è patrimonio dell’Unesco.
Il villaggio è visitabile e abitato, alcuni discendono da operai che hanno lavorato nel cotonificio. Il castello, dimora dei Crespi, ora è privato.
Per quelle persone a cui piace scoprire personaggi che hanno fatto conosce l’Italia nel mondo.
Per quelle persone a cui piace rispettare le regole.
Per quelle persone che vogliono vedere e vivere in quegli anni attraverso le parole di persone realmente vissute.
Per la colonna sonora avrei pensato a un Caruso oppure a un Begnamino Gigli, il suo successore.
La prossima lettura sarà Basta un pezzo di mare di Ludovica della Bosca.
( contest nata dopo il 1990)
SINOSSI PRESA DAL WEB
È solo un triangolo di terra delimitato dal fiume Adda, lo si può abbracciare con uno sguardo. Ma, nel 1877, agli occhi di Cristoforo Crespi rappresenta il futuro. Lui, figlio di un tengitt, di un tintore, lì farà sorgere un cotonificio all'avanguardia e, soprattutto, un villaggio per gli operai come mai si è visto in Italia, con la sua chiesa, la sua scuola, case accoglienti con giardino. Si giocherà tutto quello che ha, Cristoforo, per realizzare quel sogno. I soldi, la reputazione e anche il rapporto col fratello Benigno, ammaliato dalle sirene della nobiltà di Milano e dal prestigio di possedere un giornale. Per Cristoforo, invece, ciò che conta è produrre qualcosa di concreto e cambiare in meglio la vita dei suoi operai. E la vita della giovane Emilia cambia il giorno in cui si trasferisce nel nuovo villaggio. Figlia di uno dei più fedeli operai dei Crespi, e con una madre tormentata da cupe premonizioni del futuro, Emilia è spettatrice della creazione di un mondo autosufficiente al di qua del fiume, e la sua esistenza, nel corso degli anni, si legherà ineluttabilmente a quella degli altri abitanti di Crespi d'Adda. Come la famiglia Malberti, l'anima nera del villaggio, o gli Agazzi, idealisti e ribelli.
Qualche info sull’autrice
Alessandra Selmi (Monza, 14 luglio 1977) è una scrittrice italiana.
È titolare dell'agenzia letteraria Lorem Ipsum[2] e insegna Scrittura editoriale nei master dell'Università Cattolica di Milano Professione editoria cartacea e digitale e Booktelling.[3] Il suo primo romanzo, La terza (e ultima) vita di Aiace Pardon, è pubblicato da Baldini&Castoldi nel 2015[4], cui segue Le origini del potere. La saga di Giulio II, il papa guerriero (Editrice Nord, 2020).[5]
Per la stessa casa editrice, ad agosto 2022 esce Al di qua del fiume, da subito in testa alle classifiche. Tradotto in diversi Paesi e opzionato da un'importante casa di produzione internazionale per i diritti cine-tv, è tra i libri più venduti del 2022.[6]
E così vuoi lavorare nell'editoria - i dolori di un giovane editor (2014, Editrice Bibliografica).
La terza (e ultima) vita di Aiace Pardon (2015, Baldini e Castoldi).
Come pubblicare un giallo senza ammazzare l'editore (2016, Editrice Bibliografica).
Le origini del potere. La saga di Giulio II, il papa guerriero (2020, Casa editrice Nord).
Al di qua del fiume (2022, Editrice Nord).
SARTISA
ROIS