R O I S
MAPPE VIAGGI
Scattare una foto, raccontare della foto. Tu che leggi ti chiederai, ma dove si trova?
Senza pretese, pronte da leggere e andare, senza navigatore, solo un pizzico di avventura, e una spruzzata di probabili imprevisti. Questo è viaggiare. Un clic, un Moleskine, e una mappa.
SCRIVERE VIAGGIANDO
Lo scrivere, imprimere su di un moleskine un evento,una sensazione, un luogo.
Ho composto per ogni nostro viaggio un diario, dove ho annotato quello che vedevo tramite la scrittura.
Ho raccontato i luoghi con i nostri occhi. Ho scritto di posti particolari dove bisognerebbe andarci almeno una volta.
Certo sono solo frammenti di vita, briciole che possono arricchire un viaggio anche solo con la lettura.
IMMAGINI IN VIAGGIO
...proprio così, è un viaggio
fatto di immagini
delle nostre zingarate in giro
per il mondo.La foto, per chi la osserva per la prima volta,può far nascere curiosità,stupore, e tanto altro.Per noi che le pubblichiamo sono la nostra memoria,quella memoria che con gli anni può sbiadire può offuscarsi.
Le immagini sono la salvezza,amore per la scoperta.
Titolo
Caccia all'uomo nero
Autore
Sabino Napolitano
I NOSTRI HOBBY CREATIVI
Di seguito la nostra vetrina sul mondo. Ci piaceva poter condividere con il web i nostri
oggetti, tutti completamente fatti a mano. Per ogni oggetto troverete una descrizione e l’impiego dello stesso. È ovvio che essendo pezzi unici, non possono essere identici, perché appunto creati uno alla volta, con pazienza e passione. Se nel vederli poi vi arrivasse qualche idea, non fate altro che contattarci il Vostro progetto lo realizzeremo insieme.
BUTTA UN OKKIO
...se siete arrivati fino a qui vi ringraziamo con questo ultima chicca Buttate un occhio dentro questa stanza e troverete delle piccole storie della nostra vita.
Titolo
Caccia all’uomo nero
Autore
Sabino Napolitano
Pagine 220
Edito da PAV
Genere Giallo,Thriller
Sinossi
In una gelida sera di febbraio, il quartiere della città vecchia di Bari è scosso da una misteriosa scomparsa.
Il commissario Sterlicchio ha promesso di scoprire la verità.
Ma vale la pena ostinarsi a cercare la verità, anche quando sembra che ormai nessuno voglia conoscerla?
Winston Churchill diceva: «A volte l’uomo inciampa nella verità, ma, nella maggior parte dei casi, si rialza e continua per la sua strada, come se nulla fosse».
L’amicizia fraterna, il dolore di un padre e la vergogna possono opprimere a tal punto da spingere a non voler guardare negli occhi una verità, che sembra aberrante e che può apparire come il fallimento di una vita?
In ogni caso, scoprire completamente la verità può essere doloroso e, per farlo, se ne paga sempre un prezzo.
Recensione
Sabino Napolitano negli anni ci ha regalato molti libri del genere thrille, giallo. Questa volta si è cimentato in una indagine, al quanto complessa. La scomparsa di una ragazza. L’autore inserisce in terza pagina una breve dedica a:
“Elisa Claps” e a tutte quelle vettime che non hanno ricevuto una verità.
“Signor Carullo, noi ora ci stiamo mettendo a cenare, ma oggi Marilù non l’ho vista proprio.”
I genitori iniziano da subito una piccola indagine personale, le solite che si fanno, telefonare agli amici, ai parenti e in tutti quei luoghi di solito frequentati dalla ragazza. Con il passare del tempo la preoccupazione dei genitori aumenta. Poi la decisione di fare denuncia. Il Commissario Sterlicchio un vecchio amico di scuola promette loro di trovarla. Ecco che incontriamo uno stato d’animo e una promessa che un servitore dello stato non dovrebbe fare, ma il cuore dell’uomo ha parlato a sfavore di quello del militare lasciandosi sfuggire quella promessa.
Siamo in Puglia precisamente nella Bari vecchia. L’autore fa passeggiare il lettore tra le sue vie, i suoi odori e i suoi abitanti, qualcuno al di fuori della famiglia vede la ragazza, dal nome confidenziale Marilù
“Oh, Madonna mia,… gnure… tutto scuro. Sembrava che teneva dei vestiti scuri e… insomma, io vedevo tutto nero.”
Su questa testimonianza, ruotano moltissime indagine, false piste e ragionamenti che l’uomo classico può attribuire, ma le forze dell’ordine non dovrebbero prendere con superficialità la frase, ma analizzarla nella suo più profondo significato.
L’apprensione e la vergogna dei genitori, li fa chiudere in se stessi, disperati, ma con la speranza
che l’amico Commissario possa trovarla, viva, al più presto.
L’introspezione è abbondante ma fluida, si ragione con lo Sterlicchio, il quale mette in dubbio
l’integrità di alcuni professori, la fede e la vocazione di parroci, e non ultimo di personaggi
illustri della magistratura. Conflitti interiori che inseguono per tutta la storia il personaggio principale, il Commissario della stazione di polizia di Bari vecchia.
“Commissario, speravo di non dover raccontare certi… particolari, ma penso che mo’ non lo posso più fare”
Le testimonianze emergono con il passare degli anni, date da eventi, a volte casuali a volte forzati.
Riaffiorano verità imbarazzanti, e poco piacevoli.
Le speranze di trovarla viva nel cuore dei genitori non muore.
Il Commissario grazie a nuovi indizi, associazione di idee, sopralluoghi dipana l’ingarbugliata vicenda.
“E se conoscere una verità non appare più utile a nessuno, è giusto continuare comunque a cercarla?
Ma lo Sterlicchio era uomo di stato, doveva far emergere il militare e la persona corretta e integerrima che era e non farsi abbindolare dai sentimenti, come a volte gli accade.
Mantra Appoggiarsi allo schienale della sedia
Conclusioni
Consigliato ai lettori che vivono il personaggio principale. Un poliziesco di quelli profondi, dove a parlare è il Commissario, con le sue introspezioni e con i suoi dubbi si arriva così alla conclusione nonostante l’intreccio sia complesso. Un racconto potente che si divora in un paio di ore.
Più
Ho amato le debolezze del Commissario e la crisi di coscienza dei parroci che si sono susseguiti
in questa storia. Mi sono piaciute le minuziose descrizioni e caratterizzazioni non solo dei personaggi, ma anche dell’ambientazione.
Se volete approfondire la lettura potete ascoltare il PODCAST nella Home
SARTISA
ROIS