R O I S
Titolo
Fortuna Criminale
Di
Fausto Gimondi
MAPPE VIAGGI
Scattare una foto, raccontare della foto. Tu che leggi ti chiederai, ma dove si trova?
Senza pretese, pronte da leggere e andare, senza navigatore, solo un pizzico di avventura, e una spruzzata di probabili imprevisti. Questo è viaggiare. Un clic, un Moleskine, e una mappa.
SCRIVERE VIAGGIANDO
Lo scrivere, imprimere su di un moleskine un evento,una sensazione, un luogo.
Ho composto per ogni nostro viaggio un diario, dove ho annotato quello che vedevo tramite la scrittura.
Ho raccontato i luoghi con i nostri occhi. Ho scritto di posti particolari dove bisognerebbe andarci almeno una volta.
Certo sono solo frammenti di vita, briciole che possono arricchire un viaggio anche solo con la lettura.
IMMAGINI IN VIAGGIO
...proprio così, è un viaggio
fatto di immagini
delle nostre zingarate in giro
per il mondo.La foto, per chi la osserva per la prima volta,può far nascere curiosità,stupore, e tanto altro.Per noi che le pubblichiamo sono la nostra memoria,quella memoria che con gli anni può sbiadire può offuscarsi.
Le immagini sono la salvezza,amore per la scoperta.
I NOSTRI HOBBY CREATIVI
Di seguito la nostra vetrina sul mondo. Ci piaceva poter condividere con il web i nostri
oggetti, tutti completamente fatti a mano. Per ogni oggetto troverete una descrizione e l’impiego dello stesso. È ovvio che essendo pezzi unici, non possono essere identici, perché appunto creati uno alla volta, con pazienza e passione. Se nel vederli poi vi arrivasse qualche idea, non fate altro che contattarci il Vostro progetto lo realizzeremo insieme.
BUTTA UN OKKIO
...se siete arrivati fino a qui vi ringraziamo con questo ultima chicca Buttate un occhio dentro questa stanza e troverete delle piccole storie della nostra vita.
SARTISA
Titolo FORTUNA CRIMINALE
Autore Fausto Gimondi
Editore Longanesi
Anno ottobre 2023
Pagine 444
Trama
Nella periferia nord di Milano i sogni hanno il profumo dei soldi. Siamo nel pieno degli anni Novanta. Il rumore della tv riempie gli angusti appartamenti dei palazzi, con il rito del sabato sera: l’estrazione del Lotto. La schermata blu con la cornucopia attira a sé milioni di italiani, mentre una voce fuori campo scandisce i numeri estratti sulle dieci ruote. Quando la lettura dei numeri vincenti è conclusa, i biglietti con le puntate perse finiscono nel cestino, insieme agli avanzi della cena e alla speranza di cambiare vita.
Mario ha diciannove anni, li ha trascorsi nei palazzi di Cinisello e all’ippodromo di San Siro per le scommesse, e non si aspetta granché dal futuro. Ma ogni cosa è destinata a cambiare quando la sua sorte incrocia quella di una strampalata banda che scopre il modo di truccare le estrazioni della ruota del Lotto di Milano. Un piano eccezionale per la sua disarmante semplicità, concepito e messo in atto da Peppino lo Zoppo e Ciccio nello scantinato di un palazzo popolare, che per ben tre anni frutta migliaia di vincite, distribuite in tante ricevitorie. Con astuzia e ingegno, ricorrendo perfino a intercettazioni e pedinamenti, Mario, da sempre impegnato a fare i conti con le tasche vuote, intercetta i numeri truccati e diventa improvvisamente miliardario.
Conclusioni
Una lettura che richiede impegno e buona memoria per il carosello di personaggi che vengono coinvolti, anche per questo motivo affermo che è troppo lungo. Buona la narrazione.
Aggettivo Curioso
Voto 3.8
Pro Scritto in maniera semplice.
Contro Se fosse stato di un centinaio di pagine in meno, tutta la vicenda si sarebbe distinta meglio.
In aggiunta troppe frasi dialettali, poco comprensibili.
Recensione
La storia è stata pubblicata dai giornali e dalla tv negli anni ‘90.
È una vicenda nata, però, ben trent’anni prima.
L’inganno era già stato attuato, ma pochi l’avevano capito, e proprio quel gruppetto di persone più attento di altri, ha iniziato a indagare di come venisse svolto questo imbroglio alla luce del sole e sotto gli occhi di intendenti e impiegati dello Stato, il tutto ai danni del gioco del lotto.
Narra di quella vicenda, ma dove finisce l’indagine e inizia l’immaginazione?
Proprio qui sta l’abilità del Gimondi.
Andiamo per gradi.
Il racconto è narrato tutto in prima persona, a pov alterni, molti i salti temporali.
Mario( il primo personaggio che si trova) parla del suo stato, di come vive ora, milionario e di come era la sua vita precedente, una sorta anche di esame interno, perché dall’inizio alla fine sono passati circa trent’anni. Quindi si nota anche l’evoluzione e la presa di coscienza sia di Mario che di tutti quei personaggi che gli girano attorno.
“il tu era questione di cerchio magico e di parenti stretti.”
Il Gimondi pagina dopo pagina, fa vivere al lettore l’ansia e le preoccupazioni, della famiglia quella del sud venuta al nord, con voglia di avere una vita dignitosa, dare da mangiare a tutti
questo era all’inizio il motto del piccolo gruppo. Come Robin Hood, volevano far contenti parenti e amici.
“Un punto in mezzo al niente, un mondo intorno a un mare maledetto di cemento.”
Le righe scorrono veloce sotto lo sguardo del lettore, trangugia peripezie, pedinamenti, ritorsioni, fino ad arrivare allo svelamento, all’intuizione dell’imbroglio. Frattanto erano passati moltissimi anni, ma loro, la banda del “Sidol” così venne chiamata quando fu scoperto tutto, caparbi e testoni avevano come obbiettivo portare a casa soldi e fregare lo Stato.
Ecco la profondità d’animo, la famiglia prima di ogni altra cosa, il cuore e la generosità, anche se con mezzi non proprio leciti, ma devolvere agli altri la loro stessa felicità
“L’uomo è come un’oliva. Funziona bene solo quando è sotto pressione, perché ne esce un succo prezioso.”
Molte le riflessioni che emergono da questa lettura, non solo la criminalità insita nella società, anche se a fin di bene, anche se poi viene devoluta a una quantità immensa di persone, è sempre e comunque un reato. La ludopatia, non se ne parla mai abbastanza. L’emergenza del lavoro, risucchiano i giovani nel vortice di queste trappole.
È la cronaca di una truffa ben articolata e raccontata nei dettagli quasi fino a togliere ogni fantasia al lettore. Si potevano fare due libri, la storia avrebbe preso più corpo e maggior impatto.
Bio breve dell’autore Fausto Gimondi
Sono nato a Milano nel 1963 e vivo tra l’Italia e la Grecia.
Ho fatto il giornalista, l’editore, l’imprenditore e il consulente.
Ho sempre coltivato un forte interesse per i libri, le tecnologie e l’innovazione.
Ho partecipato alla creazione di Virgilio.it, di Gioco Digitale e di altre realtà che hanno segnato la storia di internet in Italia.
Ora ho scritto il mio primo libro per Longanesi: Fortuna criminale.
Cinque domande all’autore
Come la scelta di raccontare questa vicenda, domanda banale ma credo sia d’obbligo.
La lunghezza del libro dava la possibilità di farne due, ha una buona narrazione, quindi facendone due, la storia sarebbe stata spalmata meglio, sia in termini di romanzo che di cronaca.
Ha mai giocato al lotto? Se sì ha giocato qualche serie di numeri che ci sono nel libro?
Le chiedo, come mai tutte quelle frasi in dialetto, bastava qualche frasetta qui e là.
Cose ne pensa della ludopatia? Lei che ha frequentato, anche se solo per indagine, quel mondo?
ROIS