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       MAPPE VIAGGI

 

​​Scattare una foto, raccontare della foto. Tu che leggi ti chiederai, ma dove si trova?
Senza pretese, pronte da leggere e andare, senza navigatore, solo un pizzico di avventura, e una spruzzata di probabili imprevisti. Questo è viaggiare. Un clic, un Moleskine, e una mappa.

 

​SCRIVERE VIAGGIANDO
 

Lo scrivere, imprimere su di un moleskine un evento,una sensazione, un luogo.

Ho composto per ogni nostro viaggio un diario, dove ho annotato quello che vedevo tramite la scrittura. 

Ho raccontato i luoghi con i nostri occhi. Ho scritto di posti particolari dove bisognerebbe andarci almeno una volta.

Certo sono solo frammenti di vita, briciole che possono arricchire un viaggio anche solo con la lettura.

           IMMAGINI IN VIAGGIO

 

​​...proprio così, è un viaggio

fatto di immagini
delle nostre zingarate in giro

per il mondo.La foto, per chi la osserva per la prima volta,può far nascere curiosità,stupore, e tanto altro.Per noi che le pubblichiamo sono la nostra memoria,quella memoria che con gli anni può sbiadire può offuscarsi. 
Le immagini sono la salvezza,amore per la scoperta.

Titolo

Hotel Bella Vista

e altri racconti

Autore

Colette

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  I NOSTRI HOBBY CREATIVI

 

Di seguito la nostra vetrina sul mondo. Ci piaceva poter condividere con il web i nostri

oggetti, tutti completamente fatti a mano. Per ogni oggetto troverete una descrizione e l’impiego dello stesso. È ovvio che essendo pezzi unici, non possono essere identici, perché appunto creati uno alla volta, con pazienza e passione. Se nel vederli poi vi arrivasse qualche idea, non fate altro che contattarci  il Vostro progetto lo realizzeremo insieme.

 

     BUTTA UN OKKIO

 

...se siete arrivati fino a qui vi ringraziamo con questo ultima chicca Buttate un occhio dentro questa stanza e troverete delle piccole storie della nostra vita.

 

Come genere è qualificato: narrativa. Potrei azzardare che questa raccolta di racconti sia un diario intimo e introspettivo. Inoltre gli argomenti sono molto più di un classico del filone della narrativo.

Potrei aggiungere politico, sociale e naturalistico.


 

L’autrice con la sua singolare scrittura incuriosisce il lettore a continuare. Perchè tratta argomenti che per quell’epoca erano tenuti senza voce. La gola che racconta è proprio quello di Colette che dopo una vita travagliata con il marito ed essersi sottomessa a scrivere per lui molti racconti, ha deciso di prendere una sua strada. Diciamo che le vie percorse la fecero conosce per la sua sfrontatezza e disinibizione. Poi, dopo aver sperimentato il mondo del Music-Hall,


 

Sono stata un po’ mimo e un po’ balleriana"


 

aver toccato la povertà. Ha ripreso la strada della scrittura. Ed ecco che grazie alle sue esperienze, possiamo leggere sotto forma di racconti una parte della sua rocambolesca vita. 

La prima storia è quella più corposa, ma anche, dico io quella più difficile da leggere. Nella prefazione uno dei due traduttori, Miro Silvera, dichiara che la linea della casa editrice era di tradurlo alla lettera per non farsi scappare tutte le sfumature che con sarcasmo e ironia, l’autrice lo aveva narrato nella sua lingua. Il francese. Purtroppo, come ho dichiarato sopra, questa linea editoriale mi ha lasciato una montagna di vocaboli desueti e battute poco significative tradotte in italiano. Inoltre c’è un personaggio all’interno della storia che parla malissimo.


 

Lei è visto il salone, Madame Colette?”


 

Colette aveva deciso che questo personaggio doveva usare solo il verbo essere. Capite che leggere i dialoghi diventa complesso. 


 

Per gli altri tre racconti la narrazione invece risulta abbastanza scorrevole.


 

I punti di forza sono parecchi. 

Uno su tutti: l’emancipazione, siamo nei primi anni del 1900. E una donna che viveva da sola e si esibiva in un locale mostrando il seno era un evento strabiliante. Nello stesso racconto anche l’amore tra due donne. Insomma una pioniera del femminismo e della libertà.


 

Il personaggio più interessante, a parte l’attrice principale Colette, direi l’americana che troviamo nel primo racconto. 

Una donna mascolina, decisa e autoritaria che nascondeva un grande segreto.


 

Per concludere dico che è una lettura d’effetto, ma poi entrando nel mondo di Colette, muta in una piacevole compagna di viaggio tra flora, fauna e arte culinaria. 


 

Per quelle persone che voglio leggere dei racconti

Per quelle persone che amano l’evoluzione femminile


 

Per la musica consiglio Bohémienne aux yeux noirs, entrerete completamente in quell’epoca.


 

La prossima lettura sarà: Fuga dal campo 14

di Blaine Harden BLEID AEDN

 


 

Trama presa dal web

Quattro racconti che hanno come filo conduttore avvenimenti della vita della celebre scrittrice francese. L'Hotel Bella Vista è un grazioso alberghetto in Provenza dove l'autrice passa una settimana di riposo. A dirigerlo ci sono due donne, molto diverse tra loro, una delicata e femminile, l'altra forte e autoritaria. Una coppia di lesbiche, immagina Colette. Ma in realtà la decisa Madame Ruby è semplicemente un vero uomo che ha scelto quel travestimento per sfuggire alla polizia. Gli altri tre racconti della raccolta toccano il mondo dei café chantant dove Colette ha recitato, cantato e ballato esibendo con grande scandalo la sua nudità; la Tangeri affascinante e piena di tentazioni degli anni Venti; la Borgogna dell'infanzia dell'autrice. 


 

Qualche info sull’autrice



 

Scrittrice francese (Saint-Sauveur-en-Puisaye, Yonne, 1873 - Parigi 1954). Col suo primo marito, H. Gauthier-Villars (Willy), pubblicò i romanzi della serie di Claudine (Claudine à l'école, 1900; Claudine à Paris, 1901; Claudine en ménage, 1902; Claudine s'en va, 1903) che ebbero grande successo. Divorziata (1906), fu danzatrice di music hall, e continuò a scrivere. Nei suoi molti libri prevale una sottile ricerca psicologica, che si esprime stilisticamente per mezzo di una lingua pura, asciutta e precisa, anche se ricca di una sensibilità propriamente femminile: Dialogues de bêtes (1905); La retraite sentimentale (1907); La vagabonde (1910); Mitsou (1919); Chéri (1920); Le blé en herbe (1923); La fin de Chéri (1926); Sido (1929); La chatte (1933); Journal à rebours (1941); Paris, de ma fenêtre (1942); Gigi (1943); L'étoile Vesper (1947); Belles raisons (1954). 


 


 


 


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