R O I S
Titolo
MI FIDAVO DI TE
Autore
Marcella Nardi
MAPPE VIAGGI
Scattare una foto, raccontare della foto. Tu che leggi ti chiederai, ma dove si trova?
Senza pretese, pronte da leggere e andare, senza navigatore, solo un pizzico di avventura, e una spruzzata di probabili imprevisti. Questo è viaggiare. Un clic, un Moleskine, e una mappa.
SCRIVERE VIAGGIANDO
Lo scrivere, imprimere su di un moleskine un evento,una sensazione, un luogo.
Ho composto per ogni nostro viaggio un diario, dove ho annotato quello che vedevo tramite la scrittura.
Ho raccontato i luoghi con i nostri occhi. Ho scritto di posti particolari dove bisognerebbe andarci almeno una volta.
Certo sono solo frammenti di vita, briciole che possono arricchire un viaggio anche solo con la lettura.
IMMAGINI IN VIAGGIO
...proprio così, è un viaggio
fatto di immagini
delle nostre zingarate in giro
per il mondo.La foto, per chi la osserva per la prima volta,può far nascere curiosità,stupore, e tanto altro.Per noi che le pubblichiamo sono la nostra memoria,quella memoria che con gli anni può sbiadire può offuscarsi.
Le immagini sono la salvezza,amore per la scoperta.
I NOSTRI HOBBY CREATIVI
Di seguito la nostra vetrina sul mondo. Ci piaceva poter condividere con il web i nostri
oggetti, tutti completamente fatti a mano. Per ogni oggetto troverete una descrizione e l’impiego dello stesso. È ovvio che essendo pezzi unici, non possono essere identici, perché appunto creati uno alla volta, con pazienza e passione. Se nel vederli poi vi arrivasse qualche idea, non fate altro che contattarci il Vostro progetto lo realizzeremo insieme.
BUTTA UN OKKIO
...se siete arrivati fino a qui vi ringraziamo con questo ultima chicca Buttate un occhio dentro questa stanza e troverete delle piccole storie della nostra vita.
L’autrice inserisce nelle prime pagine i nomi e i ruoli di tutti gli attori che via via costruiranno questa storia.
L’interprete principale su cui ruotano tutte le scene è il detective Roberto Pignatelli, già conosciuto tra i lettori perché un altro episodio. Marcella, certa della sua esperienza di giallista e conoscitrice della zona del Tarantino, svolge la vicenda attorno alla cittadina pugliese, esposta tra il Mar Piccolo e il Mar Grande, come da cartina fornita nel libro, e ne fa il punto saliente della sua trama.
Dopo queste prime pagine di informazioni mi addentro nella vicenda.
Il detective privato Roberto Pignatelli non vuole più coinvolgere lo studio in indagini parallele alla polizia. L’ultima volta ne è uscito sfibrato. Ora ha improntato l’agenzia solo su servizi finanziari, infedeltà coniugali e pedinamenti di vario genere, ma mai che si scontrino con quelli dei commissari del distretto dove lui per un certo periodo ne ha fatto parte.
Il punto di vista è alternato, si incontra molto spesso quello di Roberto, ma anche quello dell’assassino. I ragionamenti di entrambi sono connessi gli uni agli altri, in perfetta sintonia. L’autrice è astuta, sa come attirare l’attenzione con frasi psicologicamente devastanti e condurmi a farmi delle domande.
“Nel corso degli anni da quella notte ho perfezionato la mia maschera. Il volto del mio dott Jekyll. Gli ho dato un nome. Un’immagine creata ad arte con un solo scopo: Mantenere il mio mister Hyde al sicuro, nascosto al mondo. Ma lui è sempre lì appena sotto la superficie.”
La tensione si alza quando i “morti ammazzati” si moltiplicano. Arriva un personaggio spigoloso per Roberto, suo padre, austero e autoritario imprenditore. Ha creato un impero da solo e pensava che il figlio seguisse la sua impronta, invece si è ribellato e ora è lì e nonostante la sua alterigia, gli sta per chiedere un favore immenso. Trovare la figlia di un suo carissimo amico, nonché amica di Roberto, scomparsa da qualche giorno. Lui rigetta immediatamente l’incarico ma poi pensando all’amicizia e i vecchi sensi di colpa, accetta. Purtroppo però deve a questo punto chiedere aiuto alle forze dell’ordine. Tramite alcune conoscenze e favori da rendere, ottiene la collaborazione.
Tra queste esplosioni di eventi e introspezioni si inserisce una vecchia vibrazione che al Pignatelli non accadeva oramai da tre anni, da quando la moglie Veronica è morta. Un sapore, un battito che fa riaccendere antichi ricordi e nuove emozioni. Conosce una reporter intraprendente e tenace. Caratterialmente le fa ricordare la moglie. Lei le tende la mano per le indagini e lui la afferra con energia.
“L’esperienza mi ha insegnato che fidarsi delle persone è un esercizio pieno di pericoli. ”
Nel giro di qualche capitolo il sentimento muta e sembra esserci dell’altro. Ma per lui è difficile riconoscere un emozione di cuore perché è ancora chiuso nella trappola del ricordo.
“Essere bloccati in un passato che non ritorna… sono in una capsula del tempo”
Tra una corsa con l’auto e la passeggiata a piedi tra le vie di Taranto, l’autrice pennella una città
uggiosa e umida, ma comunque ricca di quel fascino mediterraneo che poche al mondo possono vantare.
Il punto di forza del romanzo è come deve essere l’investigazione e la meticolosità con cui è stata eseguita. Piccoli indizi al primo momento accantonati per dare orecchio ad altri che sembravano più evidenti. Insieme ai suoi eccellenti collaboratori agisce come “pollicino”, a minuscoli passi arriva alla soluzione. Lineare e ben articolata. Perché tutta la stesura è verosimile, accarezzando a volte anche la violenta realtà che quotidianamente ci circonda.
In questo racconto, oltre molti aspetti psicologici, emerge anche una figura femminile ambiziosa e intraprendente. Capace di sorprendere non solo l’attore principale, ma anche me.
Infatti la sotto trama è dedicata proprio a una donna che vorrebbe tornare al paese d’origine: Taranto. Ma deve rifletterci bene e poi…. Mi fermo qui.
Invece un personaggio di secondo piano ma di forte impatto è il Pignatelli padre. Interessanti sono gli imbarazzi e i disagi che si percepiscono nei dialoghi e nelle minuziose descrizioni. Sembra di essere seduti al quel tavolo con loro due. Padre e figlio a confronto dopo anni di silenzi e incomprensioni.
Per terminare voglio parlare della prosa. La stesura è semplice, il libro lo si legge velocemente proprio grazie alla schiettezza della Nardi.
Per quelle persone a cui piace investigare con il protagonista.
Per quelle persone che vogliono porsi domande intime.
Per quelle persone a cui piace l’animo umano fatto di fallimenti e vittorie.
Consiglio come sottofondo una musica lieve soft perché anche se è un giallo intriso d’ansia, la morbidezza e la dolcezza di un brano delicato spezza il momento.
Sinossi presa dal web
IL FASCINO MISTERIOSO DEL DELITTO
La seconda indagine dell'investigatore privato ROBERTO PIGNATELLI. Un giallo ambientato nella Città dei Due Mari
Taranto ai giorni nostri.
Un’affascinante giovane donna, Sofia De Florio, è intrappolata nel gioco malato di un assassino.
Sofia ha chiesto aiuto, ma l’aiuto non è arrivato in tempo.
Non poteva nascondersi, combattere o fuggire. Vittima innocente della mente contorta di un killer seriale.
Dotato di una mente acuta e perspicace, l'investigatore privato Roberto Pignatelli, che si occupa del caso di Sofia De Florio, figlia di un suo caro amico, si rende subito conto che questo non è un omicidio ordinario: per le strade di Taranto circola un serial killer, una teoria confermata da Ginevra Landi, una brillante e stravagante giornalista indipendente.
Studiando più a fondo il modus operandi di questo folle assassino, Roberto Pignatelli e Ginevra Landi scoprono l’ossessione del killer.
Roberto Pignatelli si impegna in una caccia all’uomo che lo porterà su percorsi tortuosi che non avrebbe mai pensato di attraversare.
L’assassino lo costringerà a fare ciò che nessun altro è mai riuscito a realizzare prima: confrontarsi e affrontare il suo doloroso passato.
Mentre il killer imperversa in città, dimostrandosi più furbo e sfuggente di chiunque Roberto Pignatelli abbia mai cacciato, le scommesse sulla sua identità aumentano. In una corsa disperata contro il tempo.
Fino a che Roberto Pignatelli non riuscirà a trovarlo e catturarlo, nessuno sarà al sicuro.
Qualche info sull'autrice
Marcella Nardi e' nata nel ridente paese medievale di Castelfranco Veneto (Italia). Si e' laureata in Scienze dell'informazione, campo in cui ha lavorato per 22 anni a Segrate e Milano (Italia). Nel 2008, si e' trasferita a Seattle, USA.
Molte sono le sue passioni: storia antica e medievale, fotografia, viaggi e un grande amore per lo scrivere.
Come appassionata di gialli e di medioevo, Marcella ha vinto un premio (terzo posto) nel 2011: "Philobiblon - Premio letterario Italia Medievale".
A Dicembre 2014 Marcella ha vinto il primo e unico premio nel concorso "Italia Mia", organizzato dalla "Associazione Nazionale del Libro, Scienza e Ricerca", con una storia che si svolge a Gradara.
Da un anno, Marcella Nardi collabora mensilmente con una rivista italiana digitale: "Questo Mese Idee".
Il nome originale di "DNA Code & Other mysterious tales from the Middle Ages" e' "Medioevo in Giallo."
Il sito web ufficiale di Marcella e': www.marcellanardi.com
SARTISA
ROIS