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Titolo

Pesci piccoli

Autore

Alessandro Robecchi

       MAPPE VIAGGI

 

​​Scattare una foto, raccontare della foto. Tu che leggi ti chiederai, ma dove si trova?
Senza pretese, pronte da leggere e andare, senza navigatore, solo un pizzico di avventura, e una spruzzata di probabili imprevisti. Questo è viaggiare. Un clic, un Moleskine, e una mappa.

 

​SCRIVERE VIAGGIANDO
 

Lo scrivere, imprimere su di un moleskine un evento,una sensazione, un luogo.

Ho composto per ogni nostro viaggio un diario, dove ho annotato quello che vedevo tramite la scrittura. 

Ho raccontato i luoghi con i nostri occhi. Ho scritto di posti particolari dove bisognerebbe andarci almeno una volta.

Certo sono solo frammenti di vita, briciole che possono arricchire un viaggio anche solo con la lettura.

           IMMAGINI IN VIAGGIO

 

​​...proprio così, è un viaggio

fatto di immagini
delle nostre zingarate in giro

per il mondo.La foto, per chi la osserva per la prima volta,può far nascere curiosità,stupore, e tanto altro.Per noi che le pubblichiamo sono la nostra memoria,quella memoria che con gli anni può sbiadire può offuscarsi. 
Le immagini sono la salvezza,amore per la scoperta.

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  I NOSTRI HOBBY CREATIVI

 

Di seguito la nostra vetrina sul mondo. Ci piaceva poter condividere con il web i nostri

oggetti, tutti completamente fatti a mano. Per ogni oggetto troverete una descrizione e l’impiego dello stesso. È ovvio che essendo pezzi unici, non possono essere identici, perché appunto creati uno alla volta, con pazienza e passione. Se nel vederli poi vi arrivasse qualche idea, non fate altro che contattarci  il Vostro progetto lo realizzeremo insieme.

 

     BUTTA UN OKKIO

 

...se siete arrivati fino a qui vi ringraziamo con questo ultima chicca Buttate un occhio dentro questa stanza e troverete delle piccole storie della nostra vita.

 


 

Titolo

Pesci piccoli di Alessandro Robecchi

Sinossi

La Milano sempre più nera, sempre più feroce, di Alessandro Robecchi e la banda di Carlo Monterossi in una nuova indagine dai risvolti inattesi che rovista, non senza ironia e severa critica, nelle maglie sporche della nostra società.
Capita a Carlo Monterossi di trovarsi impelagato in faccende diverse, per via della sua doppia vita. Da un lato ha fatto i soldi come autore televisivo con un programma senza pudore e dalla lacrima facile, Crazy Love. Dall’altro, quasi per emendarsi, si adopera per risolvere casi umano-criminali, insieme agli amici detective della Sistemi Integrati, Oscar Falcone e Agatina Cirrielli, in una Milano faticosa e ostile. 
Flora De Pisis lo manda a Zelo Surrigone, poco lontano dalla metropoli: un crocifisso si è messo a luccicare e un bel santone, don Vincenzo, un ex prete, predica di miracoli e raccoglie donazioni, un’occasione imperdibile per Crazy Love.
Negli stessi giorni, un manager della Italiana Grandi Opere, un impero industriale delle costruzioni nel mondo, chiede aiuto alla Sistemi Integrati: l’azienda ha subìto uno strano furto, soldi, documenti, una pennetta usb. 
Il tutto mentre i poliziotti Ghezzi e Carella risolvono mugugnando una manciata di piccoli casi, storie ordinarie di disperazione e malavita di sopravvivenza, una caccia a tanti pesci piccoli, perché «servono un sacco di perdenti per tenere vivo il mito della città vincente». 
La vita complicata del detective dilettante Carlo Monterossi – privilegiato sull’orlo del cinismo e al tempo stesso disincantato Robin Hood –, permette al suo creatore Alessandro Robecchi di scrivere noir a forte impianto sociale, che fanno molto pensare a Scerbanenco: crudo realismo unito a una solidarietà che si incarna in personaggi teneri e vivissimi. Come la Teresa di questo romanzo, la piccola donna delle pulizie che non ha mai pensato di poter cambiare la propria vita. E proprio la sua limpida carica di verità attrae Carlo oltre la semplice simpatia, contribuendo a scompigliargli l’esistenza.


 

Recensione


 

L'autore con questa nuova pubblicazione ripropone Carlo Monterossi.


 

Il Carlo Monterossi cervello diabolico, è ideatore di una trasmissione che racconta la vita cruda in tv, facendo altissimi ascolti. Non meno diabolica la conduttrice, chiamata “la regina del trash” Flora de Pisis ex moglie del Monterossi. Proprio a causa di quella grottesca e cinica trasmissione, per alleggerirsi l’anima, aiuta due amici della Sistemi Integrati, improvvisandosi un maldestro detective.


 

In contrapposizione ci sono il sovraintendente Ghezzi e Carella, che devono controllare la città e chiudere quei piccoli casi, di piccoli ladruncoli, che però allocati uno accanto all'altro fanno

una bella cifra di piccole infrazioni. Tutti questi delinquenti però, come dice l’autore fanno la Grande Milano. Il Ghezzi e il Carella devono dedicarsi a loro, piccoli pesci che devono sopravvivere in una crudele e arrivista città. In poche parole “la guerra dei poveri.”


 

L'autore ambienta la storia, come sempre, nella sua Milano. Quella ricca, benestante e snob, come è il protagonista, e quella che “si rimbocca le mani tutte le mattine.” Una fotografia dello stato sociale, uno scatto di quella panoramica di fantasmi che si svegliano all’alba per riuscire a portare a casa un modesto salario.


 

Le cinque e mezza. Se non avete mai visto Milano, in primavera, non potete dire niente di questa città...”


 


Una di queste persone è Teresa che è la protagonista di punta, una luce incandescente che brilla per la sua genuina semplicità, che cerca di migliorare la propria posizione ogni giorno, facendo due lavori, che però non bastano.


 


 

L'introspezione di Teresa, Monterossi e di altri attori, sono una parte interessante.

Il farsi di continuo domande se è giusto o meno, se bisogna seguire la legge oppure il buon senso e lasciare corre. A volte, una seconda possibilità porta a buoni risultati. Questi sono pensieri che

ruotano anche nelle teste dei poliziotti Ghezzi e Carella, sono riflessioni per riuscire a trovare quella linea immaginaria che separa il bene dal male.


 

Poveracci che derubano altri poveracci ...”


 

La trama è incalzante, la sottile storia tra Monterossi e Teresa incontrata, “casualmente” in una via della città, rende la vicenda ancora più stuzzicante, poi la svolta. Teresa viene coinvolta in un evento che potrebbe cambiarle la vita. Si percepisce la confusione, lo smarrimento di essere caduta in una avventura molto più grande di lei. Ma l'astuzia del Robecchi le fa prendere una decisione, sofferta, ponderata e decisa proprio grazie ad alcuni eventi importanti.


 

I soldi impilati in dei piccoli mucchietti...”


 

La lettura è scorrevole, i dialoghi sono schietti e freschi, tanto verosimili che sembra di essere dentro il racconto, non manca la musica, quella forte che fonde il ferro, quella di Bob Dylan che inserito al termine dei capitoli sembra essere una chiave di decodifica dell'episodio.


 

448 pagine che si divorano in poco più di qualche ora.


 

L'intreccio è strepitoso, dipanato con precisione negli ultimi capitoli. Così si arriva all'epilogo con il timore, che magari la nostra eroina commetta uno sbaglio, o che il nostro eroe non si riveli tale.


 

Ma come nei più classici noir


 

Nulla è come sembra."


 

 

Autore


 

Giornalista professionista dal 1982, scrive per il Fatto Quotidiano. Fu editorialista del Manifesto, sul quale firmava ogni domenica la rubrica Voi siete qui. Collabora con MicroMega e il Misfatto, l'inserto satirico de il Fatto Quotidiano, con Style e Smemoranda. Dal 2007 è tra gli autori degli spettacoli di Maurizio Crozza, in televisione su Nove e in teatro. In TV conduce, dal 2008, Doc3, programma di Rai 3 che presenta una raccolta della produzione documentaristica italiana e internazionale. Sempre per Rai 3 è, dal 12 ottobre 2009 con lunghe interruzioni, autore con Peter Freeman della striscia quotidiana Figu - Album di persone notevoli, collezione di mini-biografie; seguita all'esperienza quinquennale della trasmissione Verba volant, dedicata alle parole della lingua italiana. Tra le esperienze televisive precedenti, i corsivi di Ballarò (Rai 3), e la collaborazione con la trasmissione Markette - Tutto fa brodo in TV di Piero Chiambretti (LA7).

Ha lavorato come caporedattore al settimanale satirico Cuore, e ha collaborato con Diario della Settimana, Diario del Mese, Gente Viaggi e altre. È stato critico musicale per L'Unità e ha collaborato al mensile di musica Il mucchio selvaggio, firmando i suoi commenti con lo pseudonimo di Roberto Giallo. È stato fondatore e direttore del mensile gratuito Urban. In radio, è stato direttore dei programmi a Radio Popolare, firmando per cinque anni una striscia satirica quotidiana, Piovono Pietre (premio Viareggio per la satira politica 2001). Ha scritto due saggi: Manu Chao, musica y libertad (Sperling e Kupfer, 2001) tradotto in cinque lingue e Piovono Pietre, cronache marziane da un paese assurdo (Editori Laterza, 2011), pamphlet satirico che descrive ironicamente la politica italiana, vincitore del premio Giuseppe Giusti 2013.

L'esordio nella narrativa risale al 2014, con il noir Questa non è una canzone d'amore (Sellerio, 2014), giunto alla sesta edizione e di imminente pubblicazione in Spagna (Ediciones Salamandra). Nel 2015 è uscito Dove sei stanotte, sempre edito da Sellerio, con lo stesso protagonista della serie, Carlo Monterossi. Ad inizio 2016 ha pubblicato il suo nuovo romanzo, Di rabbia e di vento, edito da Sellerio, ancora con il suo personaggio Carlo Monterossi come protagonista. Nel 2017, sempre per Sellerio e con il personaggio di Carlo Monterossi, ha pubblicato il quarto romanzo della serie, Torto Marcio. L'11 gennaio 2018 è stato pubblicato da Sellerio il suo nuovo romanzo, Follia maggiore, che vede come protagonisti Carlo Monterossi, Oscar Falcone ed i sovrintendenti di polizia Ghezzi e Carella.

Dai primi due romanzi sul personaggio, è tratto un adattamento televisivo intitolato Monterossi, prodotto da Amazon Studios e Palomar e in onda su Prime Video a partire dal 17 gennaio 2022, con Fabrizio Bentivoglio nel ruolo principale. Dal 10 Novembre 2023, sempre prodotto da Amazon Studios e Palomar è in onda su Prime Video : "Monterossi - La serie 2" tratto da "Torto marcio" in cinque episodi sempre con Fabrizio Bentivoglio nel ruolo principale di Carlo Monterossi e con gli stessi personaggi e attori della prima serie.



 Aggettivo

Avvolgente



 

Conclusioni

Un Noir social-criminale che scavando nella società ne fa emergere le più bieche inclinazioni.

Per fortuna il romanzo è condito da ironia e di quella parte “buona” dell'essere umano.



 

Voto

4,4


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