R O I S
MAPPE VIAGGI
Scattare una foto, raccontare della foto. Tu che leggi ti chiederai, ma dove si trova?
Senza pretese, pronte da leggere e andare, senza navigatore, solo un pizzico di avventura, e una spruzzata di probabili imprevisti. Questo è viaggiare. Un clic, un Moleskine, e una mappa.
SCRIVERE VIAGGIANDO
Lo scrivere, imprimere su di un moleskine un evento,una sensazione, un luogo.
Ho composto per ogni nostro viaggio un diario, dove ho annotato quello che vedevo tramite la scrittura.
Ho raccontato i luoghi con i nostri occhi. Ho scritto di posti particolari dove bisognerebbe andarci almeno una volta.
Certo sono solo frammenti di vita, briciole che possono arricchire un viaggio anche solo con la lettura.
IMMAGINI IN VIAGGIO
...proprio così, è un viaggio
fatto di immagini
delle nostre zingarate in giro
per il mondo.La foto, per chi la osserva per la prima volta,può far nascere curiosità,stupore, e tanto altro.Per noi che le pubblichiamo sono la nostra memoria,quella memoria che con gli anni può sbiadire può offuscarsi.
Le immagini sono la salvezza,amore per la scoperta.
Titolo
Salvarsi a vanvera
autore
Paolo Colagrande
I NOSTRI HOBBY CREATIVI
Di seguito la nostra vetrina sul mondo. Ci piaceva poter condividere con il web i nostri
oggetti, tutti completamente fatti a mano. Per ogni oggetto troverete una descrizione e l’impiego dello stesso. È ovvio che essendo pezzi unici, non possono essere identici, perché appunto creati uno alla volta, con pazienza e passione. Se nel vederli poi vi arrivasse qualche idea, non fate altro che contattarci il Vostro progetto lo realizzeremo insieme.
BUTTA UN OKKIO
...se siete arrivati fino a qui vi ringraziamo con questo ultima chicca Buttate un occhio dentro questa stanza e troverete delle piccole storie della nostra vita.
Titolo Salvarsi a vanvera
Autore Paolo Colagrande
genere Narrativa contemporanea
Trama presa dal web
Autunno 1943. Secondo un'antica maledizione – inventata di sana pianta e venduta al comando tedesco come leggenda popolare – nelle viscere di una miniera di carbone sulla sponda del Rio Fogazza si nasconderebbe la Salamandra Ignifera Gigante Cinese, capace di folgorare a vista qualsiasi forestiero si avvicini. Per l'ebreo Mozenic Aràd, che giusto prima delle leggi razziali ha pensato bene di diventare Mestolari Aride, la scoperta casuale del giacimento è l'unica speranza di salvare se stesso e la sua famiglia. E così, mettendo insieme una squadra di persone altrimenti destinate a fine certa – una professoressa di liceo, un suonatore di clavicembalo, un fattorino e un numero imprecisato di irregolari che dal giorno alla notte si cuciono addosso il titolo di geologo, minatore, fuochista, carpentiere o artificiere – Aride comincia a vendere carbone alle milizie, tenendole ben lontane dalla miniera con lo spauracchio della vampa infuocata. Finché il maggiore Aginolf Dietbrand von Appensteiner, comandante di piazza, comincia a insospettirsi... Dopo "La vita dispari", Paolo Colagrande ci consegna un romanzo straripante d'intelligenza e di invenzioni.
RECENSIONE
Le prime righe, e pagine sono state un pochino indigeste, per vari motivi, che scoprirete.
Però quando si entra nel mondo di Maria, che oggi potrebbe avere più di novanta anni,
aperta quella porta non c’è più modo di uscirne se non arrivando alla fine.
Non mi ero mai imbattuta in una narrazione particolare come questa, inventare leggende e renderle credibile, perché il popolo le fa proprie raccontandole, e ovviamente aggiungendo qualche altro frammento, fino a che sembrano vero. Una verosimiglianza che ha dei frammenti di verità, e con la sapienza di questa scrittura viene espressa in maniera che possa essere vera.
“LA PERFEZIONE DEL FALSO ALL’IMPERFEZIONE DEL VERO, DIPENDE ANCHE DA QUELLO STESSO PRINCIPIO DI INDIFFERENZA”
L’argomento non è frivolo, ma è pesante, per moltissimi italiani funesto.
La guerra.
Con questo tipo di rievocazione, si pensa a moltissimi film, anche premiati con Oscar. In questo libro l’esposizione che ne esce è garbata, ironica, mantenendo comunque quel filo conduttore che ne fa una tragedia inumana. Vista dagli occhi di Maria ha tutto un altro sapore.
Come ad esempio l’espressione che usa per specificare che del suono degli stivali non c’è mai da fidarsi. Perché li portavano solo i soldati, e quindi erano messaggeri di cattive notizie.
“IL PASSO IGNORANTE DEGLI STIVALI “
L’autore, tramite la voce di Maria, figlia di un ebreo che in tempi non sospetti ha cambiato nome in Aride Mestolari, spiega la vicenda, dove solo in alcuni punti, il Colagrande dice essere della sua famiglia, il resto è solo frutto di quel meccanismo lessicale di conio singolare che cattura il lettore.
Sarà vero, oppure anche ciò che ha dichiarato lo scrittore fa parte del gioco, della verità falsata, o della celata verità?
CONCLUDENDO
La lettura è avvincente, ad ogni pagina c’è una svolta inaspettata.
Per lettori che amano scoprire nuovi modi di vedere le cose, anche quelle spaventose come la seconda guerra mondiale.
AGGETTIVO
Stregata
PRO
curiosità e scoperta
CONTRO
allungato troppo
VOTO
4 stelle
SARTISA
ROIS