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       MAPPE VIAGGI

 

​​Scattare una foto, raccontare della foto. Tu che leggi ti chiederai, ma dove si trova?
Senza pretese, pronte da leggere e andare, senza navigatore, solo un pizzico di avventura, e una spruzzata di probabili imprevisti. Questo è viaggiare. Un clic, un Moleskine, e una mappa.

 

​SCRIVERE VIAGGIANDO
 

Lo scrivere, imprimere su di un moleskine un evento,una sensazione, un luogo.

Ho composto per ogni nostro viaggio un diario, dove ho annotato quello che vedevo tramite la scrittura. 

Ho raccontato i luoghi con i nostri occhi. Ho scritto di posti particolari dove bisognerebbe andarci almeno una volta.

Certo sono solo frammenti di vita, briciole che possono arricchire un viaggio anche solo con la lettura.

           IMMAGINI IN VIAGGIO

 

​​...proprio così, è un viaggio

fatto di immagini
delle nostre zingarate in giro

per il mondo.La foto, per chi la osserva per la prima volta,può far nascere curiosità,stupore, e tanto altro.Per noi che le pubblichiamo sono la nostra memoria,quella memoria che con gli anni può sbiadire può offuscarsi. 
Le immagini sono la salvezza,amore per la scoperta.

Titolo

Testimone inconsapevole

autore

Gianrico Carofiglio 

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  I NOSTRI HOBBY CREATIVI

 

Di seguito la nostra vetrina sul mondo. Ci piaceva poter condividere con il web i nostri

oggetti, tutti completamente fatti a mano. Per ogni oggetto troverete una descrizione e l’impiego dello stesso. È ovvio che essendo pezzi unici, non possono essere identici, perché appunto creati uno alla volta, con pazienza e passione. Se nel vederli poi vi arrivasse qualche idea, non fate altro che contattarci  il Vostro progetto lo realizzeremo insieme.

 

     BUTTA UN OKKIO

 

...se siete arrivati fino a qui vi ringraziamo con questo ultima chicca Buttate un occhio dentro questa stanza e troverete delle piccole storie della nostra vita.

 


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SARTISA

 

 

Ricordo molto bene il giorno prima-anzi il pomeriggio prima-che tutto cominciasse”

 

L’intro è già curioso: cosa mai sarà accaduto il giorno prima? Poi si corregge perché ha pensato meglio e dichiara il pomeriggio prima.


 Se già nel 2002 questa era la sua penna, chapeau. 


 Chi parla è Guido Guerrieri, un avvocato sulla trentina, sposato.

Avete notato che non ho scritto “felicemente” perché lui, tramite i suoi pensieri, dice al lettore della moglie e di come lui ne sia

sottomesso ma che però non fa nulla per migliorarsi. 

Insomma riflessioni della vita coniugale che da lì a qualche pagina si tramuta in divorzio, chiesto ovviamente da lei.

Sara: lui troppo pigro e indolente per farlo.


 

Nel mentre ci narra della sua vita che, detto tra noi, è scritta in maniera quasi che l’autore la possa aver vissuta, tanto sono gli approfondite e le peculiari spiegazioni. Ci accorgiamo che la città in cui si svolge il racconto è Bari, con il suo lungomare, i suoi ristoranti e le sue stradine della Bari vecchia.


 

I clienti si fidano di Guido, ma lui il più delle volte perde le cause e trova sempre un motivo, una scusa per giustificarsi. Ci sa fare con le parole, anche se fino oltre la metà della narrazione non lo mostra molto. Quando si arriva alla rinascita della vita, al riscatto dell’attività che fino a quel momento aveva trascinato come un fagotto pieno di consumati ricordi, allora ne esce tutta la potenza verbale. 


Lentamente, a sbalzi come un’auto scassata, il mio tempo ricominciava a muoversi”


 È un risveglio. Ora osserva i suoi clienti e li ascolta, li scruta. Ogni movimento dell’interlocutore è per lui già una mezza risposta o una verità nascosta. Lui ne capisce il verbale paraverbale e il non verbale. 


 “Lasciandomi trascinare dall’emozione. Anche gli avvocati hanno un cuore” 


 Non c’è un assassino da trovare perché già c’è. Così la polizia ha stabilito, ma grazie all’esperienza dell’autore: l’avvocato riesce a smontare molte testimonianze e infine a far vacillare l’avvocato della controparte. 


 Non vado oltre, ma vi posso sottolineare che si trovano molte sotto trame, ad esempio quella di Sara, la sua ex moglie. Oppure

la sua segretaria che è sempre rimasta nell’ombra ma che gli farà una confessione.


 Certo è che questo è solo il primo libro, poi ne sono usciti molti altri, ne consegue che io penso siano sotto trame, magari 

il Carofiglio ne ha fatto delle storie.


 La scrittura, come sottolineavo sopra, è potente e profonda e ne è anche la sua forza. L’autore, proprio grazie anche a questo, è riuscito a raccontare una storia realistica. 


 Devo fare attenzione alle parole che scrivo perché se il Carofiglio un giorno leggesse questa recensione potrebbe catturarne altre sfumature. Capovolgendo senza ripensamenti tutta la struttura fino a qui redatta. Quest’ultima mia riflessione la capirete quando avrete terminato il libro.


 Come leggo nella sinossi, questo è uno dei primi thriller legal, se non il primo, in cui il dibattimento viene fatto rivolgendo le domande direttamente ai testi, senza l’intromissione del giudice che doveva ripetere la domanda al teste. Con questo snellimento della procedura gli avvocati e il giudice vedono immediatamente come reagisce la persona seduta dietro il banco. Con la ripetizione multipla, il teste aveva tutto il tempo per organizzare una plausibile risposta. Ne conviene che ora risaltino subito anche il paraverbale e il non verbale, che prima invece erano inquinati dalla perdita di tempo del doppio passaggio.


 


 Per quelle persone a cui piace scoprire i caratteri poco alla volta.

Per quelle persone a cui piace immergersi nel dibattimento e smontarne le prove.

Per quelle persone che credono nella formazione e nella rinascita.


 

Per terminare vi propongo come tappeto musicale Rimmel di De Gregori, come cita Carofiglio nel libro. È un brano melodico struggente, ma se lo si ascolta si capisce che è un trucco per risultare migliori, una maschera per essere come gli altri ci vogliono e non solo. Nel testo si svelano molti episodi di vita di De Gregori che si affiancano al nostro avvocato. Francesco, in vacanza in Sardegna a casa di De Andrè, si fa fare le carte dalla moglie di Fabrizio perché vorrebbe sapere dell’amore e della carriera. La donna però bara, lui se ne accorge ma non dice nulla.

E come scrive poi nella canzone, resteremo buoni amici.

Lo stesso il nostro avvocato bara, non riesce a liberarsi delle sue decisioni non prese. Altra similitudine è che tutti e due difendono. Francesco in una strofa parla del vento e della pelliccia. Il cantante ha difeso la donna da una rapina e ora lei se ne va avvolta nella sua pelliccia e nella sua persona. Idem il nostro avvocato, ha difeso una persona che già per tutti doveva essere condannata all’ergastolo. 


 


Sinossi presa dal web.

Questo è forse il primo legal thriller veramente italiano, scritto da un avvocato che racconta di avvocati veramente italiani e di giudici veramente italiani in vere aule di giustizia italiane. «Uno dei migliori gialli legali usciti in Italia» (Corrado Augias, Il venerdì di Repubblica). 

Biografia


 

Il pluripremiato romanziere di successo Gianrico Carofiglio è nato a Bari nel 1961 e ha lavorato per molti anni come pubblico ministero specializzato in criminalità organizzata. È stato nominato consigliere della commissione antimafia del Parlamento italiano nel 2007 ed è stato senatore dal 2008 al 2013. Carofiglio è meglio conosciuto per la serie poliziesca di Guido Guerrieri: Testimone involontario, Una passeggiata nel buio, Ragionevoli dubbi, Temporaneo Perfections e ora, A Fine Line, tutti pubblicati da Bitter Lemon Press. Tra gli altri suoi romanzi ricordiamo Il silenzio dell'onda. I libri di Carofiglio hanno venduto più di quattro milioni di copie in Italia e sono stati tradotti in ventiquattro lingue nel mondo. 


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